L’Archivio dei movimenti (Archimovi) L'Archivio dei movimenti (Archimovi) è finalizzato alla raccolta, ordinamento e conservazione di fondi documentari, materiale grafico e testimonianze di militanti e organizzazioni politiche, sociali e culturali che hanno operato a Genova e in Liguria nel secondo dopoguerra, con particolare riferimento agli anni Sessanta e Settanta.

Nasce dall’idea e dal lavoro dell'Associazione per un Archivio dei movimenti, costituita a Genova nel 2009, che collabora con la Berio alla creazione e valorizzazione di questo Archivio. I fondi raccolti vengono riordinati, conservati e descritti; le schedature sono disponibili sul sito dell’Associazione alla pagina Fondi e aggiornate progressivamente (http://www.archiviomovimenti.org/fondi.asp).

Molti di questi fondi sono stati dichiarati di “interesse storico particolarmente importante” dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Liguria, e l'archivio è la base per iniziative diverse di valorizzazione, in collaborazione anche con l’Università di Genova e altre istituzioni cittadine.

Tra queste attività segnaliamo la produzione di video-documentari, regia di Gianfranco Pangrazio, intitolati “Genova. Autobiografia del ‘68 a Genova e in Liguria”, di cui sono usciti due episodi, Capitolo I, dedicato a operai e studenti nel '68, “Le occupazioni studentesche e la Chicago Bridge”, e Capitolo II, dedicato al femminismo, “Donne in movimento. Il femminismo a Genova negli anni Settanta” Sono state realizzate altre numerose audio e video interviste individuali e collettive (più di 70) di testimonianza dei protagonisti del movimento degli anni ’60 e 70', che sono servite a permettere lo svolgimento di tesi di laurea di giovani e in futuro potranno essere utilizzate per altri video-documentari.

L'Associazione ha edito anche vari libri, dedicati al movimento delle donne: “Né partito né marito...” di Graziella Gaballo (2014), e “Generazioni di donne, diario degli incontri di un gruppo di donne”, raccontati da Giuseppina Debandi e Paola Pierantoni (2016), dedicati alle fotografie di Adriano Silingardi “Genova in movimento, immagini di un fotografo militante 1970-1980” (2014), all'archivio e la storia pubblica con “Voci d'archivio, la storia pubblica incontra il ‘68” di Virginia Niri (2017). Sulla base delle interviste raccolte in "Voci d'archivio", è stata realizzata una collaborazione con ICAR Istituto centrale per gli Archivi, che ha permesso di inserire nel portale "Ti racconto la storia" di ICAR le interviste, indicizzate in modo dettagliato (2019-2020). Consulta pagina web citata

Nel febbraio 2017 l’Associazione ha organizzato a palazzo Ducale una importante mostra con i materiali dell’archivio, intitolata “Gli anni del 68”, che ha ospitato più di 11 mila visitatori e ha prodotto come testimonianza e documentazione un video-documentario, con la regia di Giuliano Galletta e due cataloghi, “Gli anni del 68. Voci e carte dall'Archivio dei movimenti”. Il primo è una raccolta di saggi e di testimonianze, il secondo è la fedele riproduzione fotografica dei materiali esposti nelle 8 sale della Loggia degli Abati e “Quasi una Cronologia 1960-1980” una pubblicazione in formato pieghevole che illustra i principali avvenimenti di quel periodo storico.

Nel 2017 e 2018 in collaborazione con Arci Genova e Università l'Associazione ha cofinanziato e organizzato una trentina di incontri-laboratori di storia contemporanea negli istituti scolastici cittadini. Inoltre, in archivio si sono svolti collaborazioni e tirocini di alcuni giovani laureati/e specializzati/e in Beni culturali, di cui uno attualmente in corso.

Nel corso del 2020 l'Associazione ha realizzato un progetto, finanziato da un bando della DGA-Mibact, con il quale sono stati catalogati e digitalizzati da Alice D'Albis e Adriano Silingardi i manifesti posseduti dall'Archivio (680). È stato realizzato il catalogo fotografico "Muri ribelli. I manifesti dell'Archivio dei movimenti" curato da Roberto Rossini. Virginia Niri ha intervistato i donatori dei manifesti, costruendo un altro capitolo di "shared autority" per quanto riguarda il rapporto tra archivio e donatori/conservatori della documentazione. E' stata anche realizzata una Webapp di gioco, con immagini e quiz, per un approcio ludico e cognitivo alla storia degli ultimi decenni.

Gli utenti dell'archivio, in maggioranza giovani, ma non solo, molti da altre regioni o nazioni, sono in media una quarantina ogni anno. Il lavoro per l’archivio si avvale del contributo gratuito e volontario dei soci, e si finanzia tramite le loro quote e donazioni. I documenti possono essere consultati su prenotazione nella sala di lettura B5, inviando una e-mail di richiesta a archiviomovimenti@archiviomovimenti.org

Novembre 2020

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Associazione per un archivio dei movimenti

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