Rosalena.jpg Notizie (auto)biografiche scritte nel febbraio 2012.
Sono nata nel Montefeltro, a San Leo, oggi in provincia di Rimini, un freddissimo 20 febbraio del 1950. Cinque anni dopo emigro a Genova dove vivo, compatibilmente con le difficoltà di una famiglia operaia, una vita tranquilla. Nel 1968 ho 18 anni e studio al Deledda dove vengo folgorata dalla rivolta studentesca che dà una svolta brusca a tutto il mio modo di percepirmi e di percepire la realtà : uno strappo col mondo adulto e i modelli di comportamento in cui ero stata cresciuta. La contestazione è a 360 gradi. Mi iscrivo a Filosofia, dove incontro il compagno della mia vita e, con lui, mi dedico alla lotta politica entrando nella Quarta Internazionale. Dall'Università passo alle fabbriche e alle lotte per l'autoriduzione delle tariffe telefoniche. La militanza è praticamente a tempo pieno. Come il femminismo comincia a farsi veder all'orizzonte vengo catturata anche da questa calamita e comincio ad organizzare riunioni di sole donne nella sede della Quarta. Sono gli anni della lotta per ottenere la libertà di aborto, sono nati dei consultori. In uno di questi, in piazza Embriaci, lavora un ginecologo. Mi ritrovo lì con alcune mie compagne ed altre di altri gruppi. Cominciamo a lavorare anche noi lì dentro e afre riunioni dove facciamo una sorta di autocoscienza, parliamo di noi, non di politica. Cominciamo a partecipare a tutte le prime manifestazioni e convegni, il primo a Bologna e poi a Roma.
Fino a 30 anni svolgo tutte queste attività, per un periodo esco dalla Quarta e collaboro con radio Genova 76 per un programma sulla fantascienza. Entro nel Comitato Salvador. Faccio supplenze e interviste con una Cooperativa per il Comune e la Regione. Nel 1980 partecipo alle manifestazioni per difendere la legge sull'aborto col pancione. Nel 1981 nasce la prima figlia e tutto cambia di nuovo. Prendo una pausa. Abbandono definitivamente la militanza nella Quarta e comincio ad andare ai seminari delle 150 ore tenute all'Università dalle donne. Sono in fase di revisione e comincio l'analisi. Ormai partecipo alle riunioni del gruppo che organizza le 150 ore e alla fondazione del Coordinamento Donne Lavoro Cultura. Comincio anche la formazione come psicoanalista che durerà fino agli anni '90.
Nel 1988 nasce il secondo figlio. La mia vita d'ora in poi sarà dedicata alla mia famiglia, alla costruzione della professione che si arricchirà negli anni di nuove formazioni, all'impegno per la diffusione della cultura e del pensiero delle donne anche, negli ultimi anni, con il gruppo delle Archinaute, costola ed evoluzione del vecchio Coordinamento. Le mie passioni sono sempre state fin da ragazzina scrivere e disegnare. Per un periodo ho anche scritto per la rivista Marea.
Nel 2009 ho perso il compagno della mia vita e in questa svolta sono ancora in fieri. Nel 2011 sono anche diventata nonna. Non andrò in pensione tanto presto, in nessun senso.

domenica 7 giugno 1992
Oriana Cartaregia intervista Rosalena Cioli
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